GLI SPARTANS LOTTANO FINO ALLA FINE, MA VINCE DOMO

Altra occasione persa per gli Spartans che non riescono a muovere la loro classifica dopo una buona prestazione al PalaRaccagni contro la Cestistica. Nonostante le assenze importanti di Conte e Amato, i gialloneri lottano fino alla fine ma a spuntarla sono i granata che concretizzano le chance a loro disposizione e si impongono col risultato di 61 a 57.

Partenza a rilento per gli Spartans che segnano solo 2 punti in metà quarto.I gialloneri si sbloccano grazie a Maioni e Huti ma la difesa continua a barcollare sotto i colpi di Baldini. Sul finire del quarto si ha un assaggio di quel che sarà tutto il match: Maioni inizia la rimonta e tutta la squadra lo segue, mettendo in equilibrio le due compagini. La prima pausa manda i ragazzi in panchina col punteggio di 15 a 14 per i granata.

Il secondo quarto è una montagna da scalare per i ragazzi di coach Facchin che, fin quando a Huti non viene fischiato il terzo fallo, abbastanza discutibile, gli Spartans restano a galla trovando proprio nel numero 20 le mani più calde. Nell’ultima metà di frazione, senza lunghi in campo, la squadra non trova soluzioni offensive valide per arginare il problema, trovando un Giadini sfortunato dall’arco e poche iniziative personali: Domo, così, ne approfitta e scava un solco prima dell’intervallo (37 a 29).

Al rientro dalla pausa lunga comincia un’altra partita per i gialloneri: l’intervallo sembra svegliare improvvisamente gli animi con Huti e Merlo a macinare punti, Domodossola non gira in attacco e fatica in difesa permettendo agli Spartans di rosicchiare il gap. La terza sirena fotografa il punteggio sul 47 a 43.

L’ultima frazione è in totale equilibrio, gli Spartans inizialmente, grazie a Maioni e Huti, riescono a ridurre la differenza fino ad arrivare al 50 pari, costringendo coach Marchi al timeout. Al rientro delle compagini, Huti commette i due falli rimasti ed ritorna in panchina, mettendo in seria difficoltà l’attacco giallonero. Domo approfitta del caos ospite e ritorna in vantaggio con la tripla di Frank, forzando coach Facchin al timeout. Dopo la sospensione Maioni firma il pareggio, nell’azione difensiva successiva Casazza recupera palla ma l’arbitro vede un contatto falloso, mandando in lunetta Carusi che fa 2/2 ai liberi. Sul +5 granata, Maioni realizza la tripla della disperazione a pochi secondi dalla fine e si ritorna al fallo sistematico, questa volta su De Tomasi. Il play di Domo non sbaglia i liberi e la partita finisce col punteggio di 61 a 57.

Buona prestazione, di carattere, su uno dei campi più difficili di questa serie D, tuttavia, come un deja vu, non si riesce a portare a casa il referto rosa. La chiave decisiva del match si può trovare nel reparto lunghi degli Spartans: l’assenza di Amato e il problema falli di Huti hanno costretto coach Facchin a giocare un’ampia parte di gara senza un centro, non sfruttando a pieno uno dei pochi punti deboli della squadra ossolana. Inoltre, la poca fortuna di Giadini nel tiro oltre l’arco è stata una grande spina nel fianco dell’attacco giallonero. In settimana sarà importante allenarsi al meglio e prepararsi per la prossima sfida.

Prossimo appuntamento al PalaDonBosco, venerdì 24 febbraio, dove gli Spartans ospiteranno il Borgoticino. Gli Spaccalegna, unici fin’ora ad aver espugnato il PalaRaccagni in questa stagione, arrivano da un’ottima vittoria casalinga contro Paruzzaro e vorranno replicare il risultato dell’andata: un match veramente storto per i gialloneri, che hanno visto trionfare Borgoticino per 84 a 64. Gli Spartans dovranno cercare di serrare le porte del PalaDonBosco e portare a casa i due punti per muovere la classifica dopo due sconfitte consecutive. Appuntamento alle ore 21 di venerdì 24 febbraio.

Di seguito i tabellini:

Domodossola – Spartans 61-57

(15-14, 37-29, 47-43)

Domodossola: Frank 20, De Tomasi 12, Baldini 11, Carusi 7, Cerutti 6, Bellia 5, Bionda, Maglio, Brocca ne, Zanaldi ne. All. Marchi.

Spartans: Decarli ne, Maioni 15, Giadini 5, Stasi 5, Huti 16, Lanza 6, Casazza 2, Merlo 8. All. Facchin.