Risultato molto amaro quello del PalaDonBosco di venerdì 17 maggio che, proprio come dice la tradizione italiana, ha portato solo sfortuna alla squadra giallonera. Con un inizio horror, nonostante un secondo tempo intenso ed efficace, gli Spartans non riescono nell’impresa di portare la serie a gara 3 e la scalata salvezza si ferma qui. Una cinica Novi si impone sui borgomaneresi per 66 a 83, accedendo al secondo turno e proseguendo il cammino verso la permanenza in DR1.
Se in gara 1 la partenza falsa ha inciso il match in modo indelebile, nella successiva partita, l’inizio sembra dare, seppur brevemente, fiducia all’impresa: la tripla di Bonelli a gambe fredde e il discreto gioco giallonero portano subito in vantaggio gli Spartans. La Metal Luxury, tuttavia, non si fa attendere e la reazione è più che esplosiva: Giannini e Sanni danno l’input fondamentale a Pilati, facendo scatenare il pivot in un assolo deleterio per il canestro giallonero. Il primo quarto è già una massiccia roccia da scalare per gli Spartans: 8 a 25. Nella seconda frazione Ciaurro tenta di dare una scossa alla gara ma Novi non ne vuole sapere di abbassare i ritmi: con delle percentuali folli, la Metal Luxury segna a ripetizione travolgendo i giovani ragazzi borgomaneresi. La reazione giallonera è sporadica, con Huti e Breganni che non riescono a bucare il canestro dalla lunga distanza in nessun tentativo, mentre Hryhoryev e Guffanti provano a penetrare nell’area alessandrina con scarsi risultati. Il punteggio di metà gara è una sentenza per l’esito della partita (21-46).
Nel secondo tempo la distanza è enorme tra le due squadre ma coach Facchin chiede ai suoi di dare tutto, estraendo ogni forza dal proprio corpo e mente. Gli Spartans entrano sul parquet agguerriti e iniziano a recuperare palloni e a segnare con costanza, nonostante Ponta continui a muovere la retina dall’arco per Novi. La gara assume un aspetto favorevole ai borgomaneresi, anche se la serata sfortunata di Huti e Breganni continua imperterrita a continuare, rendendo difficile il completo recupero del match. Sul finire del quarto, Novi si affida alle magiche percentuali al tiro e, dopo aver toccato il -14, i gialloneri si ritrovano di nuovo a – 25 in un attimo. Alla sirena il gap rimane invariato ma la voglia di reazione e di orgoglio dei borgomaneresi è toccante. Nell’ultima frazione gli Spartans rimangono agguerriti e il vento inizia a puntare nella direzione giusta grazie alle triple, finalmente a segno, di Bonelli, Hryhoryev e Zirotti, con fallo subito per quest’ultimo, che porta i borgomaneresi a -12. Coach Caraccio, annusando la difficoltà dei suoi, rimette in campo Parodi e Pilati e, proprio nel momento migliore dei gialloneri, il play in maglia 55 di Novi segna una tripla allo scadere dei 24″ che mette in ginocchio gli Spartans. A nulla serve la tripla di Angelino, perché Novi si aggiudica il secondo turno col risultato di 66 a 83.
Una prestazione tragica, non tanto per l’intensità messa in campo, lodevole nel secondo tempo, ma quanto per la sfortuna avuta in questa maledetta serata: Guffanti, Huti e Breganni hanno faticato lungo tutto il match, segnando zero triple. Inoltre, lo svantaggio avuto fin dal primo quarto è stato troppo ampio per riuscire in una impresa, che era già ardua sullo 0 a 0. Nonostante il risultato finale negativo e la conseguente retrocessione, vanno fatti i complimenti a questi ragazzi che, nei momenti di difficoltà, hanno saputo rimboccarsi le maniche e lottare fino alla fine contro una delle tre squadre favorite per la salvezza finale.
Ora, a stagione conclusa, si dovranno fare le riflessioni del caso, sia per i progetti futuri, sia per il continuo di questa società, anche se la voglia di combattere e di continuare rimane sempre una caratteristica fondamentale degli Spartans.
Di seguito i tabellini:
Spartans – Novi 66-83
(8-25, 21-46, 41-66)
Spartans: Hryhoryev 14, Rossini ne, Angelino 16, Ciaurro 11, Breganni, Zirotti 4, Huti 11, Guffanti 2, Bonelli 8. All. Facchin.
Novi: Giannini 1, Camera 7, Sanni 7, Pilati 30, Ponta 13, Tuni 4, Denegri 11, Russo 5, Dolcino ne, Parodi 5. All. Caraccio.