IL CUORE NON BASTA: GARA 3 VA A BORGARO

Non è bastato l’enorme cuore agli Spartans che, giunti a gara 3 con soli 7 effettivi, non riescono a ribaltare il risultato contro Borgaro.
Le assenze di Maioni, Fornara e Bonelli hanno inciso in modo cruciale questa terza sfida della serie ma non resta che fare un enorme plauso ai ragazzi di coach Facchin, i quali si sono dovuti arrendere solo alla fine sulle tre triple consecutive degli avversari.
Nonostante i ranghi ridotti e la scarsa forma di Zanoli, gli Spartans hanno retto fino a un minuto dall’ultima sirena, rendendo faticoso il passaggio del turno alla favorita Lo.Vi.
Il punteggio di 62 a 55 chiude la sfida e la stagione dei gialloneri, ma la testa dei ghemmesi rimane altissima all’uscita di questi playoff.
Complimenti a Borgaro per aver passato il turno e in bocca al lupo per la finale!

Il quintetto forzato di coach Facchin (Casazza, Breganni, Zanoli, Romani e Huti) approccia la gara in modo giusto, aggredendo subito in attacco gli avversari e continuando la cattiveria difensiva dimostrata in gara 2.
Gli avversari, complice la tensione del momento, non riescono a ingranare la giusta marcia e gli Spartans, canestro dopo canestro, riescono a trovarsi in vantaggio per 4 a 10.
Dopo i cambi di coach Grasso, la squadra torinese torna a farsi viva: la tripla di Leonardo Cotugno e le occasioni sprecate dei gialloneri aiutano Borgaro a rialzare la testa e macinare punti.
Nonostante un buon quarto in entrambe le fasi, gli Spartans non riescono a scappare e Lo.Vi riesce a mettere la testa avanti sul finire del periodo con Tarenzi: 19 a 17 per i padroni di casa.

Nella seconda frazione i gialloneri non devono farsi sfuggire la calma e la partita e, grazie ad una difesa solida, riescono a ingranare una marcia in più.
Con Huti più preciso sotto canestro e Casazza a dirigere la squadra, i ghemmesi riportano i colori gialloneri in avanti per mantenere il vantaggio, seppur minimo.
Per Borgaro sono Gramenzi e Segreto a bucare la retina, tuttavia la buona difesa aiuta gli Spartans e, grazie ai tiri liberi e i canestri di Romani e Casazza, i ragazzi di coach Facchin mantengono a distanza, seppur minima, la compagine torinese; sul finire di frazione, dopo i molti errori al tiro dei gialloneri, Uccello prende per mano la Lo.Vi e ritorna sotto grazie ad una buona incursione e due tiri liberi.
All’intervallo il tabellone dà ragione agli Spartans, lasciando le speranze aperte per compiere questo miracolo sportivo (28-29).

Al rientro sul terreno di gioco entrambe le squadre partono un po’ contratte in attacco e le difese regnano sovrane per parecchie azioni, fino allo sblocco di Gramenzi e Zanoli.
Anche se il pubblico di casa spinge moltissimo Borgaro, i pochi superstiti gialloneri non si fanno piegare e, grazie ad una difesa dalle maglie strette, coach Grasso è costretto a chiamare timeout per cambiare strategia offensiva, mentre coach Facchin deve iniziare a fare i conti con le rotazioni cortissime e il fiato mancante di Romani e Huti.
Al rientro in campo la situazione si inverte: Tarenzi e i fratelli Cotugno aiutano Borgaro a risalire la corrente, mentre il serbatoio degli Spartans è quasi in riserva.
Nonostante i giri in lunetta ad alta percentuale, la Lo.Vi è più fresca nelle gambe e Tarenzi ne approfitta per superare di nuovo i gialloneri, mentre, a chiudere il quarto, ci pensa la tripla allo scadere di Fazzi, lasciato libero sulla transizione.
Il terzo parziale è favorevole ai padroni di casa, mentre agli Spartans spettano altri dieci minuti di lotta contro gli avversari e le gambe, sempre più rigide.

L’ultima frazione ci dirà chi accede in finale e chi finisce il campionato.
Con un break importante ed eroico di Huti e Romani, gli Spartans recuperano parzialmente il -5 del terzo quarto, mentre Borgaro deve fare affidamento sull’esperienza di Uccello per uscire dai guai.
Se per tutta la partita la difesa giallonera ha opposto resistenza all’offensiva dall’arco dei torinesi, ecco che nell’ultimo quarto, complice la stanchezza dei superstiti ghemmesi, la provvidenza fa entrare le triple che tagliano le gambe ai gialloneri: la prima è di Fazzi dall’angolo, lasciato scoperto dalle rotazioni, la seconda è di Segreto, la quale costringe coach Facchin a richiamare i suoi stremati ragazzi in panchina per recuperare ossigeno.
All’uscita della sospensione è Romani a tenere in partita i ghemmesi grazie ad un canestro dal pitturato e i due liberi dopo aver conquistato fallo, tuttavia, nonostante la difesa ghemmese sembra aver ritrovato il giusto vigore, è Leonardo Cotugno a spezzare la gara: con le due triple consecutive, la sfida sembra quasi chiusa in favore dei torinesi.
Coach Facchin, dopo aver chiamato l’ultimo timeout disponibile, prova a scuotere i suoi e, con una tripla inedita di Romani, gli Spartans rimangono in scia.
Benché la voglia di lottare rimanga fino alla fine, gli Spartans, ormai completamente senza energie, si devono arrendere a pochi secondi dalla sirena finale, lasciando vani i canestri di Zanoli e Nici.
Borgaro vince gara 3 e accede alle finali, ma a livello morale e di sacrificio, i ghemmesi ricevono un lungo applauso dai tifosi giunti in trasferta, consci di aver fatto il massimo in queste difficilissime condizioni.

Una sfida che ha visto coinvolte tre parti: Borgaro, gli Spartans e la stanchezza.
Se in gara 1 e nel finale di gara 3 la fortuna ha aiutato la squadra torinese, in questi playoff i gialloneri si sono visti bastonati dalla sua opposta compagna: la sfortuna.
Come primo colpo c’è stato l’addio di Angelino e Hryhoryev, due dei tre playmaker del roster; poi si sono aggiunti la poca serietà di Caneva e l’insufficiente umiltà di Mandelli, mentre gli infortuni di Maioni e Bonelli ci hanno decimati. Inoltre, l’assenza finale di Fornara per il turno lavorativo ha fatto in modo che la sfortuna facesse il proprio corso.
Nonostante tutte le vicissitudini accadute in questa stagione, gli Spartans hanno onorato al massimo questo campionato, raggiungendo una non scontata gara 3 contro una squadra costruita per vincere come Borgaro.
Al di là della prestazione di questo match, è doveroso ringraziare questi ragazzi per il lavoro svolto e gli attributi messi quando è stato necessario, non mollando mai di un centimetro. Bravi ragazzi!

“Non potevamo fare meglio di così. Siamo arrivati in gara 3 lottando come leoni e non abbiamo mollato mai nemmeno in questa partita, dimostrando che, in caso avessimo passato il turno, avremmo meritato di andare in finale. Non ho proprio nulla da recriminare a questo gruppo, il quale mi ha tolto molte soddisfazioni in partite non scontate, come gara 2 di queste semifinali.
A Borgaro faccio un enorme in bocca al lupo per l’ultimo atto di questo campionato, mentre a noi rivolgo una grandissima ovazione per quello che abbiamo fatto.” queste le parole di coach Facchin al termine della dispendiosa gara.

Non resta che fare un ringraziamento a tutti quelli che oltre il campo hanno lavorato per arrivare fin qui: i nostri sponsor, il Presidente Cristina, il Dirigente Stefano, il coach Mario.
Un enorme grazie va anche alla Nuova Pallacanestro Ghemme, soprattutto nelle figure di Fabio e Roberto Lucca, per averci ospitato al PalaPonti in questo anno, con la speranza di continuare a collaborare insieme.
Soprattutto un grazie per i nostri tifosi, anche se non di tipo organizzato o troppo numerosi, per averci accompagnato lungo questa faticosa stagione!

La stagione finisce qui ma stiamo già lavorando per la prossima, con la stessa intensità e ambizione per rimanere in alto.

Di seguito i tabellini:

Lo.Vi Borgaro – Spartans 62-55
(19-17, 28-29, 42-37)

Borgaro: Rocchetti ne, Massafra, Cigersa ne, Bindi, Cusenza ne, Cotugno Le. 14, Fazzi 6, Gramenzi 9, Segreto 5, Cotugno Lo. 5, Tarenzi 11, Uccello 12. All. Grasso/Pierro.

Spartans: Maioni ne, Breganni, Bonelli ne, Zanoli 13, Zirotti, Huti 17, Nici 2, Casazza 5, Romani 18. All. Facchin.

Pubblicità

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.